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L’Estasi di Santa Teresa

L’Estasi di Santa Teresa

We thank all the donors who helped reach the fundraising goal.  The restoration work has brought new life to the painting and its colors shine once again, Your generous donations mean that this work of art will be enjoyed for centuries more.

Rome

Italy

Campagna chiusa.

Grazie per il tuo supporto!

Abbiamo raccolto:

13.442,00

Restauro del dipinto “L’Estasi di Santa Teresa d’Ávila”

Silenziosamente collocata nella cappella sinistra della chiesa di San Pancrazio in Roma si trova una magnifica tavola di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane. 

L’imminente beatificazione di Santa Teresa d’Ávila è perfettamente catturata in ciascun tocco di ogni leggera pennellata.  L’incanto che l’opera emana è difficile da esprimere in parole, ma essa sembra parli da se in quanto raffigura un momento cruciale della vita di Santa Teresa. I colori caldi e neutri, le linee delicate e le immagini intime di questo dipinto gli attribuiscono la sua celeste grazia ed armonia.

IL RESTAURO

Il pregiato dipinto di Palma il Giovane non gode purtroppo di ottime condizioni di salute.  

Le problematiche che sono evidenti riguardano soprattutto i problemi strutturali come il tensionamento della tela non più idoneo.

Questo ha reso visibili il telaio nei punti dove questo batte sulla tela e anche il rilassamento della tela stessa che ora presenta deformazioni superficiali. Certamente le dimensioni dell’opera e dunque il peso del suo insieme sono stati determinanti per la conservazione nel tempo di questo capolavoro. 

Lo strato superficiale che compone la pellicola pittorica è visibilmente compromesso nella sua lettura da un consistente strato ingiallito, molto spesso, che nasconde ridipinture alterate e che dona alla superficie un aspetto nell’insieme rigido e arido.

L’ARTISTA

Jacopo Negretti detto Palma il Giovane, nipote del più noto Palma di Vecchio, nasce a Venezia nel 1548.  Dopo essersi formato sotto l’influenza dello zio, lavorò alla corte di Guidobaldo della Rovere ad Urbino, per poi soggiornare per quattro anni a Roma dal 1567.  Di questo artista non si sa molto purtroppo. Dall’osservazione di alcune sue opere è chiaro che si formò nel periodo della scuola veneta e del manierismo romano.  Il restauro di questo dipinto potrebbe fornire dati sulla tecnica artistica di questo grande artista italiano, che visse a lungo per quei tempi (75 anni) e che dipingeva dall’età di 15.

 

“L’Estasi di Santa Teresa d’Ávila detta la Serafina del Carmelo” (dimensioni 420 x 300 cm), 1615, olio su tela di Palma il Giovane.

 

LA COMMISSIONE

Il dipinto fu realizzato nel 1615 per la chiesa di Santa Maria della Scala a Trastevere a Roma da poca costruita (1610) ed affidata all’ordine dei carmelitani scalzi, fondato da Santa Teresa d’Avila (beatificata nel 1614 e canonizzata nel 1622).  Molto probabilmente il dipinto fu commissionato proprio in occasione dell’avvenuta beatificazione per la cappella destra della chiesa, dedicata alla Santa e custode della reliquia del suo piede destro.   L’importanza delle commissioni artistiche presenti nella Chiesa di Santa Maria della Scala tutt’oggi fa riflettere sulla considerazione di cui godeva il pittore Palma il giovane.

LA BASILICA DI SAN PANCRAZIO

Nel 1662 la Basilica di San Pancrazio venne affidata alla gestione dei Carmelitani scalzi, che ancora oggi la curano.  Fu così che il dipinto di Jacopo Palma giunse dalla chiesa dei Carmelitani scalzi di Trastevere (Santa Maria della Scala) alla chiesa di Monteverde, come una forma di benedizione della nuova gestione.  La prima costruzione di questa chiesa nel cuore di Monteverde, risale alla fine del V secolo dopo Cristo, sul luogo dove venne sepolto il giovane martire, San Pancrazio.  Sotto la Basilica, catacombe databili a quest’epoca si estendono per chilometri.

COSTI

La tela è molto grande e non dovrebbe essere ulteriormente appesantita, perciò al posto di una nuova foderatura a colla posta sarà preferibile una foderatura con un adesivo di ultima generazione che agisce sottovuoto senza sottoporre al calore dello stiraggio il dipinto. La tela che si usa per questa foderatura è molto più leggera della classica che si userebbe per la foderatura a colla pasta.  Il telaio stesso se non fosse possibile ripristinare l’originale magari rendendolo ad espansione, verrà messo in acciaio ad auto-espansione.

Il lavoro sarà eseguito da un restauratore capo e da un aiuto restauratore. Si prevede di realizzare il lavoro all’interno della chiesa in uno spazio stabilito dall’amministrazione parrocchiale e debitamente delimitato ma visibile al pubblico.

Il totale del progetto di restauro ammonta a € 37.820,00 (IVA inclusa) di cui i parrocchiani hanno raccolti €15.000,00 e uno sponsor ha offerto €10,000.  Il costo rimanente per il restauro ammonta a €12.820.  Ad essi si aggiungono il 3,66% per i costi operativi della piattaforma di crowdfunding, il 3% per i costi operativi di LoveItaly, i costi per la produzione del video e la traduzione in inglese del testo.

I fondi da raccogliere per coprire tutti i costi ammontano a €14.295.

A prescindere dalla somma raccolta durante la campagna di crowdfunding al termine del tempo stabilito, tutte le offerte saranno destinate al restauro.

https://www.youtube.com/watch?v=WhlUPzxRzCk