COMUNICATO STAMPA: RESTAURATA LA “CORSA DEI BARBERI” DI CORRADO CAGLI PRESSO L’ACCADEMIA NAZIONALE DI DANZA
L’EVENTO
Martedì 12 dicembre alle ore 9,15 presso l’Accademia Nazionale di Danza in Largo Arrigo VII, 5, a Roma, si terrà la presentazione del restauro del dipinto murale La corsa dei Barberi eseguito da Corrado Cagli nel 1935.
Interverranno Lucia Chiappetta Cajola e Annamaria Galeotti, Presidente e Direttore dell’Accademia Nazionale di Danza (AND), Alessandra Marino, Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR), Daniela Porro, Soprintendente Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio (SS-ABAP) di Roma, Stefano Pighini, Vice Presidente Esecutivo di LoveItaly e Gloria Arditi, Socio Fondatore di LoveItaly.
Il restauro – voluto da Ester Coen, già presidente dell’Accademia, per celebrare il settantesimo anniversario della fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza – è il risultato della fattiva collaborazione tra questa, l’Istituto Centrale per il Restauro e la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. La Ruth Stanton Foundation di New York ha generosamente finanziato l’intervento, con la collaborazione di LoveItaly; l’Archivio “Corrado Cagli” e l’archivio della “Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea” hanno preso parte al progetto. Il restauro è stato eseguito sotto la direzione dell’ICR dalla ditta individuale di Cecilia Bernardini con la collaborazione di Gabriella Gaggi e Daniela Milani.
Il murale rappresenta la celebre corsa dei cavalli, senza fantino, lungo via del Corso in occasione del Carnevale romano; con il termine “Barberi” si indicavano i destrieri originari della Barberia, una regione dell’Africa Nord- occidentale che comprendeva il Marocco, l’Algeria, la Tunisia e la Libia. L’opera era stata realizzata nel 1935 da Corrado Cagli, con la collaborazione di Mirko Basaldella e Aldo Salvadori, per la biblioteca dell’edificio del Castello dei Cesari, ristrutturato in stile razionalista dall’architetto Gaetano Minnucci come sede della Casa della Gioventù Italiana del Littorio. Il murale, giudicato inidoneo all’ambiente per tematica e stile, era destinato a essere distrutto su disposizione del Ministro delle Corporazioni Renato Ricci, ma fu salvato da una controparete in gesso e canne fatta innalzare dallo stesso Cagli, poi rimossa nel 1945 su iniziativa di Mirko Basaldella.
L’ INTERVENTO DI RESTAURO
L’intervento rientra nella linea di ricerca dell’ICR sulle tecniche della pittura murale del Novecento, tra le quali rientra anche il restauro del murale di Mario Sironi nell’Aula Magna del Rettorato della Città Universitaria (1935), progettato ed eseguito dall’ICR con Sapienza Università di Roma, conclusosi nel 2017. Fin dagli anni Sessanta La corsa dei Barberi, documento figurativo di grande importanza nella produzione di Corrado Cagli e, più in generale, nell’ambito dell’arte figurativa italiana tra le due guerre, è stato oggetto di interventi di restauro di diversa entità, anche da parte dell’ICR, cui si devono anche le operazioni conservative eseguite nel 1997 sotto la Direzione di Michele Cordaro. La sua natura di dipinto a secco, eseguito sulla parete asciutta con stesure sovrapposte di pittura a tempera, lo rende infatti fragile.
A distanza di vent’anni, le conseguenze di vecchie infiltrazioni di umidità e dell’irraggiamento solare, l’uso intensivo della sala a fini coreutici, i depositi del pulviscolo atmosferico e l’alterazione dei materiali dei restauri precedenti avevano impoverito e alterato in modo diffuso la pellicola pittorica che in più punti appariva distaccata con rischio di caduta. Il restauro attuale ha affrontato globalmente il problema: in via preliminare, sono state effettuate indagini diagnostiche accompagnate dal monitoraggio ambientale dell’aula per un intero anno solare. A cura dell’Accademia e della Soprintendenza di Roma è stato realizzato il rifacimento, con impermeabilizzazione, della terrazza soprastante la sala e degli infissi, dotati, nel rispetto della tipologia, di vetrocamera e filtri anti UV.
Il restauro della parete dipinta ha comportato il consolidamento degli intonaci distaccati, ove necessario, la restituzione della continuità superficiale alla pellicola pittorica, a rischio di caduta, tramite operazioni di riadesione e coesione della stessa, la cauta pulitura e la rimozione degli sbiancamenti e dei materiali alterati dei precedenti restauri, la rimozione a bisturi delle vecchie stuccature, l’esecuzione di nuove e più idonee sigillature delle lacune e la reintegrazione della pellicola pittorica. Nel corso del lavoro sono stati impiegati anche materiali innovativi oggetto di sperimentazione in ICR. La restituzione critica nella lettura del documento figurativo, supportata da studi e ricerche documentarie, ha comportato l’integrazione pittorica con velature a tono e con la tecnica del tratteggio verticale, con colori a vernice alternati a quelli ad acquerello e pastelli acquerellabili.
Com’è metodo consolidato fin dalla nascita dell’Istituto Centrale, al restauro ha preso parte un gruppo multidisciplinare di tecnici: architetti, storici dell’arte, restauratori, chimici, fisici, biologi, fotografi. Inoltre, ha collaborato con il Laboratorio di Chimica e Prove sui Materiali ICR per alcune specifiche indagini conoscitive circa la tecnica esecutiva, il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa. Prima e durante il cantiere, il murale è stato oggetto di studio per la tesi di laurea abilitante alla professione di restauratore di beni culturali (LMR/02) di un’allieva della Scuola di Alta Formazione e studio dell’ICR di Roma: in questa occasione sono state individuate e restaurate aree campione significative per la morfologia di degrado, sulle quali è stata messa a punto la metodologia operativa da applicare all’intera superficie pittorica.
ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO
Gruppo di lavoro
Direttore dell’ICR: Alessandra Marino
Coordinamento e Ufficio Direzione Lavori: Laura D’Agostino (storico dell’arte), Paola Mezzadri (restauratore).
Fabio Aramini (fisico), Marco Bartolini (biologo), Carlo Cacace (fisico), Donatella Cavezzali (architetto), Lucia Conti (geologo), Rocco D’Urso (geometra), Edoardo Loliva (fotografo), Cristina Lollai (storico dell’arte), Barbara Provinciali (restauratore), Giancarlo Sidoti (chimico), Cristina Udina (architetto).
Tesi di laurea
Candidata: Giovanna Morricone 65° corso ICR SAF di Roma, PFP1 (Percorso Formativo Professionalizzante 1: materiali lapidei e derivati – superfici decorate dell’architettura), a. a. 2018 – 2019. Titolo: “La corsa dei Barberi di Corrado Cagli: studio della tecnica esecutiva, interazione con l’ambiente e restauro di aree campione”.
Relatore restauratore: Paola Mezzadri